Fin da giovanissimo e dai primi esordi nella scena jazz campana, Mino Lanzieri è stato riconosciuto come uno dei più interessanti talenti emersi negli ultimi anni , avendo molto presto la possibilità di esibirsi con alcuni dei migliori musicisti del territorio come: Daniele Scannapieco, Giovanni Amato, Francesco Nastro, Pietro Condorelli e tanti altri. Nel 2006 viene pubblicato il primo album “Things I See” , disco in quintetto con Francesco Nastro, Jerry Popolo, Aldo e Giuseppe La Pusata,  di cui Lanzieri è sia il compositore che l’arrangiatore. L’album è co-prodotto e distribuito dalla famosa etichetta tedesca YVP, e verrà definito dalla critica specializzata “Una celebrazione in chiave moderna del linguaggio del jazz”. In seguito, nel 2008 si trasferisce per un breve periodo negli Stati Uniti dove, tra Boston e NewYork ha modo di studiare, suonare e confrontarsi con alcuni dei più grandi nomi del jazz e con musicisti che diventeranno negli anni seguenti dei punti di riferimento nella scena internazionale come Reuben Rogers, Gene Jackson, Mike Stern, Jonathan Kreisberg, Ari Hoenig e tanti altri. Nel 2011 viene pubblicato il suo secondo album da leader “The Alchemist”  disco in quartetto, dove si avvale proprio della collaborazione di Reuben Rogers al basso e Gene Jackson alla batteria, oltre che di Francesco Nastro al piano.L’album, di cui Lanzieri è sia compositore sia arrangiatore, riceve numerosi consensi dal pubblico e dalla critica specializzata e inserito nella Top100 delle migliori pubblicazioni discografiche del 2011. (Jazz.It Magazine)

    “The Alchemist” afferma la maturità compositiva e strumentale di Lanzieri, che sarà in seguito impegnato in collaborazioni sia live sia in studio, con numerosi grandi nomi del panorama nazionale ed internazionale come Antonio Faraò, Emanuele Cisi, Franco Cerri e molti altri. Inoltre negli anni seguenti realizza vari album sia come co-leader sia sideman ed il suo nome viene inserito nel “Dizionario del jazz italiano” di Flavio Caprera. Nel 2017 viene pubblicato il suo terzo album come leader “ Endless” per l’etichetta Filibusta Records, disco realizzato in trio, ancora una volta accompagnato dalla ritmica stellare ed esclusiva composta da Reuben Rogers e Gene Jackson. “Endless” racchiude tutte le esperienze musicali del leader sia in ambito compositivo sia esecutivo, mettendo in risalto le varie contaminazioni che partono dal Jazz per arrivare a toccare il Country e la musica latina.L’album riceve immediatamente enorme riscontro ed entusiasmo dal pubblico e dalla critica internazionale rientrando nelle “iTunes Top100” di vari paesi quali:

    18^ Top100 Francia

    20^ Top100 Australia (con il brano “Media Luz”)

    23^ Top100 Cile

    Inoltre raggiunge in breve tempo la soglia dei 50.000 streaming audio su Spotify. 

    “Mino Lanzieri incarna totalmente la sagoma del jazzista d’avanguardia impegnato nella ricerca in tutte le misure. Godendo di una competenza tecnica e armonica infrangibile, riesce con un’agilità quasi inconsapevole ad emanarsi a pieno attraverso lo strumento, a trovare la sua propria dimensione nella libertà espressiva del jazz, le cui possibilità sa cogliere e navigare con una semplicità spiazzante e talvolta commovente”.  (Il Mattino)

    “Uno dei più interessanti e prolifici chitarristi della moderna scena jazz italiana, insieme a due stelle del jazz internazionale, Reuben Rogers  e Gene Jackson, uniti per dar vita a questo nuovo album”.  (Jazz.It Magazine)

    “Ha saputo adattare il blues al ritmo del free jazz. Uno dei più raffinati ed eterodossi dei solisti creativi. Brani che trasudano spiritualismo ed esotismo, ipnotici e raffinati, finemente arrangiati, conditi anche con Bluegrass americano e un tocco di blues nostrano. Dal primo all’ultimo all’ultimo. Adatto perfino a chi non ama il genere per la sua grande versatilità, Mino Lanzieri irresistibilmente conquista il pubblico di appassionati per la tecnica formidabile tra dita, plettro ed ibrido, un controllo dello strumento davvero eccezionale che danno alla sua musica, e di conseguenza a chi ascolta, sensazioni di calore e benessere”. (Avvenire – inDialogo)

     

     

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